Биография
LUIGI PIGNATARO
Nato a Montalcino (Si) nel 1943, ha lavorato a Firenze e all'estero.
Pittore, scultore, incisore, mosaicista, scenografo, ha studiato alla Scuola d’Arte di Roma dove ha avuto come maestro per l’affresco Alberto Ziveri ed ha tenuto mostre in Via Margutta. Successivamente ha avuto lo studio a Bruxelles ed ha allestito mostre personali e collettive.
Negli anni Sessanta è stato in Africa ad insegnare. Poi è tornato in Italia ed ha continuato un’intensa attività pittorica ed espositiva in vari paesi europei. Attualmente lavora molto in Germania.
La solarità del paesaggio, la suggestione espressiva di certe vedute, la precisione descrittiva e l’intensità della resa psicologica nella figura e nel ritratto, connotano il suo linguaggio.
E' scomparso a Firenze il 28 luglio 2009.
GABRIELLA GENTILINI
Dal catalogo della mostra (aggiornato) “PICCOLO FORMATO" a cura di GABRIELLA GENTILINI FIRENZEART GALLERY, Firenze, dicembre 2000 - gennaio 2001.
Opere di Luigi Pignataro si trovano in collezioni private e pubbliche in varie parti d’Europa e negli Stati Uniti.
In permanenza presso Firenzeart Gallery Via Pisana, 85r - Firenze - staff@firenzeart.it
e su www.firenzeart.it
Обзоры
Assai ampia è la scelta iconografica del maestro, che spazia su ogni aspetto della realtà. Il tema del paesaggio è particolarmente sentito ed interpretato con una sensibilità dinamica e solare che talvolta incontra l’immediatezza di una gestualità molto vicina all’espressionismo toscano, arricchito da un cromatismo vivido, intriso di luce.
La predilezione per il colore si rivela anche nelle nature morte e nel floreale, insieme alla piena adesione al vero, la stessa che troviamo nella figura. Pignataro infatti, è un grande disegnatore dal tratto potente e sicuro. Interprete attento e appassionato della realtà, applica il suo esercizio sincero e irrinunciabile alla quotidianità vissuta.
Si affaccia in punta di piedi sull’universo femminile realizzando splendidi nudi e ritratti che si avvalgono dell’intensità del carboncino o del calore della sanguigna per renderci partecipi di una bellezza non solo esteriore, ma soprattutto di un’indagine profonda dell’intimità, degli stati d’animo, dei sentimenti, che l’artista riesce a far affiorare con delicata sapienza.
Lo sguardo puntuale e partecipe si posa sugli animali domestici, sulle cose care, oppure è attratto dal mondo del circo e sotto la maschera del clown sa farci sentire il cuore che batte, nella sua figura goffa che nasconde la timidezza, nella sua forza ruvida che cela un carattere mite, nel suo malinconico sorriso, sa cogliere la genuina poesia, metafora della vita.
GABRIELLA GENTILINI
Firenze, gennaio 2008